Star bene si può!

Solo Elpis, la speranza, come in una casa indistruttibile, dentro all'orcio rimase, senza oltrepassarne la bocca, né fuori volò, perchè prima Pandora aveva rimesso il coperchio per volere di Zeus egíoco che aduna le nubi.

Elpis è ancora nel vaso.

HAI MAI PENSATO ALLA TERAPIA ON LINE?

Pubblicato da il Luglio 26, 2022 in adolescenti, Adulti, Coppie, Età evolutiva, Psicologia clinica, Psicologia online, Salute e benessere

HAI MAI PENSATO ALLA TERAPIA ON LINE?

In Europa circa il 30% delle psicoterapie viene svolta a distanza.

Tuttavia, la domanda che sorge sempre spontaneamente è: la psicoterapia online è davvero efficace? Direi proprio che la risposta è si!

Gli studi sostengo, infatti, che i casi di insuccesso sono prevalentemente legati a un pensiero pregiudizievole. Le prime resistenze sono legate all’idea che la mancanza di un contatto fisico possa corrispondere a una percezione di freddezza, o interferire con i processi empatici. In realtà un percorso di consulenza o terapia psicologica esula, nella maggior parte dei casi, dal contatto fisico ed è maggiormente legato alla percezione di accoglimento e ascolto attivo. Viene utilizzato il termine di “empatia digitale” per definire la capacità di prendersi cura degli altri, esprimere in modo immediato pensieri, emozioni e sensazioni attraverso i canali digitali, in assenza degli indicatori specifici dell’ empatia sociale, più tradizionalmente associati all’interazione  (Terry, Cain, 2016)

La pandemia da Covid-19 ha peraltro messo in condizione gli studiosi di trovare canali alternativi e gestibili, appunto, a distanza, che potessero essere funzionali anche nei casi in cui il trattamento contempli una forma di contatto fisico. È il caso, per esempio, della terapia EMDR, per la rielaborazione degli eventi traumatici. La seduta prevede il movimento oculare guidato o il tapping destra-sinistra al fine di desensibilizzare i ricordi, appunto traumatici, per abbandonare la carica emotiva ad essi collegata.

Nella forma online l’assunto di base è che la terapia in sé sia la medesima e che ad essere modificato sia solo il modo in cui viene proposta. Un importante ruolo è rivestito quindi dalla preparazione. Banalmente appoggiarsi a una connessione di qualità evita situazioni spiacevoli come “non ti vedo” “non ti sento”…o altre spiacevoli situazioni di questo genere

Quindi la psicoterapia online, grazie alla tecnologia che la rende accessibile ormai davvero a tutti, nonché a delle buone linee guida si rivela essere uno strumento funzionale sicuro ed efficace. L’obiettivo è sempre quello di aumentare il benessere e aiutare a risolvere difficoltà emotive.

I vantaggi sono davvero tantissimi! Per esempio consente di accogliere persone che ti scelgono come terapeuta, ma che non possono fisicamente raggiungerti, in quanto residenti in altre parti di Italia o all’estero.  Permette di dare continuità a percorsi di cura iniziati “vis a vis” in tutte quelle situazioni in cui non è possibile proseguire in studio, per esempio in caso di malattie o condizioni di immobilità prolungate, ma anche in tutte quelle condizioni dove la gestione del tempo è davvero complessa.  Pensiamo, per esempio, ad una persona che lavora a circa trenta minuti da casa e magari ad altri trenta dallo studio del suo terapeuta, andare al suo appuntamento significherebbe uscire un po’ prima dal lavoro per riuscire ad arrivare alle 19 e tornare a casa non prima delle 20.30. Diversamente, potrebbe fare il suo incontro alle 18.30 senza permessi dal lavoro, ed essere comodamente a casa per un orario consono a preparare la cena e passare del tempo con la sua famiglia.

Aggiungo a questi vantaggi una personale riflessione. Una mia prima personale perplessità era legata alla possibilità di non riuscire a cogliere il canale non verbale della comunicazione. In tempo di pandemia mi sono resa conto che lavorare con persone con la mascherina mi rende davvero faticoso cogliere questo importante aspetto. Ricordo di aver conosciuto una nuova paziente con la mascherina e di essere rimasta basita dal non averla riconosciuta senza. Quanta parte del viso e quanti segnali non verbali copriva la questo dispositivo? Con la terapia on line invece non solo io riuscivo a cogliere tutti le “sfumature” del volto, ma la persona stessa, osservandosi a sua volta nello schermo riusciva a vedere il suo personale stile di comunicazione non verbale, consentendo un ulteriore percorso di riflessione personale e autoconsapevolezza.

Concludendo mi sento di poter affermare che la terapia on line è a tutti gli effetti un efficace modello di intervento.

Michaela Fantoni

 

 

*Durante la lettura potrebbero essere utilizzati termini specifici di genere per facilitare il flusso narrativo. Ogni volta che viene utilizzato un termine specifico di genere, deve essere inteso riferito ad ogni genere, a meno che non sia esplicitamente indicato il contrario.

 

 

 

 

 

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