Star bene si può!

Solo Elpis, la speranza, come in una casa indistruttibile, dentro all'orcio rimase, senza oltrepassarne la bocca, né fuori volò, perchè prima Pandora aveva rimesso il coperchio per volere di Zeus egíoco che aduna le nubi.

Elpis è ancora nel vaso.

Percorsi e Iniziative

Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco. (Confucio)

Percorsi In collaborazione con le amministrazioni locali e con le diverse realtà professionali, il Centro organizza percorsi, incontri e serate a tema aperti al pubblico. Ogni intervento può essere personalizzato.

Per maggiori informazioni: e-mail: info@centroelpis.it Tel: +39 340 2364227

Occupati del tuo BenEssere! Percorsi di rilassamento

“Lavoro, impegni, doveri, tutto di fretta e tutto di corsa… tutto insieme e tutto subito…” In una giornata tipo siamo chiamati a valutare situazioni critiche e trovare soluzioni, coordinare, organizzare, ottimizzare,… oltre a gestire le normali routine. Da qui la necessità di saper gestire al meglio le proprie risorse fisiche, emotive e cognitive. Occupati del tuo BenEssere! impariamo a prevenire stress e tensioni con percorsi mirati di rilassamento.

  • Training muscolare progressivo di Jacobson.
  • Training autogeno di Schultz
  • Ipnorelax

PERCORSO BENESSERE

L’importante è comunicare

Come bisogna esprimersi perché gli altri ci ascoltino e soprattutto ci capiscano? Qual è l’atteggiamento giusto per ascoltare? Come si fa a sapere se si è stati solo ascoltati o anche compresi? Possedere corrette abilità comunicative e buone capacità relazionali aumenta il benessere soggettivo, prerequisito di benessere collettivo e di efficacia prestazionale. Pensare quindi ad un percorso di sviluppo delle competenze di comunicazione interpersonale, esigenza sempre più sentita ovunque nella società attuale, diventa un bisogno irrinunciabile, per tutti coloro ai quali si chiede di instaurare efficaci relazioni interpersonali.

PERCORSO BENESSERE

Figli, istruzioni per l’uso

Ogni qualvolta acquistiamo un nuovo prodotto nella confezione troviamo l’utilissimo manuale di istruzioni, documento, normalmente cartaceo, oggi sempre più spesso informatico, volto a spiegare il funzionamento di un prodotto , di un dispositivo o di un servizio. Ma quando abbiamo deciso di avere un figlio il manuale non ce l’hanno certo dato…genitori allo sbaraglio. Il nostro progetto si propone di presentare un vero e proprio manuale di istruzioni per l’uso

PERCORSO GENITORI

IMPARARE AD APPRENDERE. Facciamo i compiti

Quando i nostri figli entrano nel mondo scolastico gli viene chiesto di imparare a leggere, scrivere e far di conto. Questo processo rappresenta il primo percorso di apprendimento strutturato, oltre che un modello per l’apprendimento futuro. Si passa dal gioco allo studio, si viene valutati con voti, giudizi e nasce la competizione, il confronto con gli altri. Un insuccesso in questo campo oltre ad essere un ostacolo per il buon rendimento scolastico, ha un influenza negativa sull’autostima. Come possiamo seguire i nostri figli senza ansie eccessive? Come e quando renderli autonomi nello studio? Quando è giusto far intervenire un esperto? Il nostro percorso è volto a rispondere a queste domande fornendo strategie efficaci per i genitori.

PERCORSO GENITORI

BASTA UN POCO DI ZUCCHERO Educare con dolcezza rispettano i tempi di sviluppo del nostro bambino

Per un genitore è importante potersi rapportare con i propri figli conseguendo consapevolezza circa i propri modi di agire, al fine di sviluppare efficaci risorse educative. Il percorso è pensato per fare chiarezza su questi temi, migliorare la consapevolezza circa il proprio stile educativo e i suoi effetti, favorire la comprensione dei bisogni emotivi, cognitivi, sociali dei propri figli e sviluppare efficaci risorse educative.

PERCORSO GENITORI

PROGETTI..AMO Metodologie didattiche per una progettazione educativa efficace

L’esigenza di far sì che le proposte educative non siano l’espressione di intenzionalità individuali e di una gestione improvvisata, più o meno consapevole, presuppone la definizione di progetti in cui si esplicitino e condividano le ragioni e le modalità del fare educativo. Il progetto, rivolto ad educatori e insegnanti di asilo nido, ha i seguenti obiettivi: comprendere e definire le caratteristiche del progetto educativo, definire strategie per progettare e personalizzare l’apprendimento dei bimbi, realizzare un progetto educativo e mettere in luce potenzialità e criticità dell’equipe e concordare strategie per affrontarle.

PERCORSO INSEGNANTI NIDO

USIAMO LE LENTI Osservare i nostri bambini per comprenderne lo sviluppo e potenziarne le abilità

L’osservazione può essere utilizzata ai fini della programmazione, come metodologia per conoscere le competenze possedute dal bambino e le sue modalità di adattamento al contesto del nido. E’ così possibile rilevare cosa sia in grado di fare per poterlo aiutare nell’acquisizione di nuove competenze, raccogliendo informazioni su caratteristiche cognitive, affettive e motivazionali del bambino. Il percorso, rivolto ad insegnanti di asilo nido, si propone di far conoscere le principali tappe evolutive dei bimbi tra i 2-3 anni, acquisire uno strumento di osservazione oggettiva e potenziare le aree carenti con attività ludiche mirate.

PERCORSO INSEGNANTI NIDO

E’ PRIMAVERA!

Bimbi sereni e felici se… genitori ed educatrici collaborano nelle tappe fondamentali del loro sviluppo. Ecco l’obiettivo del percorso rivolto ad insegnanti e genitori del Nido o scuole dell’infanzia sezione primavera che si articola in diversi moduli:

  • Crescere è… Evoluzione e sviluppo cognitivo, emotivo, psicomotorio e del linguaggio
  • Faccio da solo: le tappe dell’autonomia (sonno, pappa e separazioni)
  • Dal patello al water: il controllo sfinterico
  • Dalla scuola alla famiglia, dalla famiglia alla scuola. La necessità di confronti continui e collaborazioni

PERCORSO GENITORI E INSEGNANTI NIDO E SCUOLE DELL’INFANZIA

UN DUE TRE STELLA Crescere è… un delicato gioco di equilibri

Crescere non è proprio un “gioco da ragazzi”. Per uno sviluppo armonico bisogna riuscire a rispettare, infatti, diversi equilibri. Per gli insegnanti dei bambini di 3 anni, primo anno di scuola dell’infanzia, risulta quindi importante conoscere e apprendere le corrette fasi dello sviluppo nell’area linguistica, psicomotoria, cognitiva ed emotiva, padroneggiare uno strumento osservativo oggettivo e concreto per monitorare i bambini in ingresso alla scuola dell’infanzia ed individuare eventuali difficoltà, comprendere le reali esigenze psicopedagogiche di ogni bambino, comunicare e collaborare con la famiglia efficacemente.

PERCORSO INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA

A CHE GIOCO GIOCHIAMO? Proposte di attività ludico-educative per bambini di 3-4-5 anni

Il gioco è uno spazio privilegiato per apprendere, in cui ai piccoli è consentita la libera esplorazione, la sperimentazione e la costruzione di conoscenze… ma quale gioco è più adatto ai nostri bambini? Ecco il corso per: comprendere il ruolo del gioco nel processo di crescita e sviluppo globale del bambino; acquisire competenze specifiche sulle modalità ludiche adatte a ogni fascia d’età; sviluppare la capacità di programmare, in autonomia, attività ludiche mirate al raggiungimento di obiettivi specifici; sviluppare l’abilità di cogliere i bisogni individuali di ciascuno per predisporre attività mirate e se necessario personalizzate e differenziate.

PERCORSO INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA

SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALITOSO. Identificazione precoce DSA. Laboratori didattici per iniziare ad apprendere

Identificare precocemente per poter agire sin dalle prime fasi dell’apprendimento e strutturare piani di intervento ad hoc. Muoversi tempestivamente permette di ridurre il disagio di tipo affettivo e sociale e di prevenire l’insorgenza di disturbi comportamentali. Fin dall’ultimo anno della scuola dell’Infanzia è importante saper riconoscere i segnali e, all’occorrenza, effettuare un’indagine approfondita per poi intervenire in modo più specifico ed intensivo qualora la diagnosi fosse confermata, coinvolgendo l’intero corpo docente in continuità orizzontale con le famiglie, i clinici ed il territorio.

PERCORSO INSEGNANTI SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMO ANNO PRIMARIA

ALLA SCOPERTA DEI DSA. Conoscere, riconoscere, intervenire.

Sono sempre più in aumento i casi di alunni che presentano un Disturbo Specifico di Apprendimento. Occorre, pertanto, nella quotidianità scolastica, acquisire le giuste competenze per  saper individuare, soprattutto nella Scuola Primaria, i segnali indicatori di un disturbo specifico, interagire con i genitori senza creare allarmismi, saper indirizzare al percorso valutativo più indicato. È oltremodo importante, per un bambino DSA, una didattica specifica ed efficace volta al raggiungimento degli obiettivi. Per questo motivo diventa fondamentale per un insegnante “saper leggere” la diagnosi dello specialista per cogliere oltre ai limiti le potenzialità cognitive del bambino.

PERCORSO INSEGNANTI

Quando Bes significa BenESere. Parole d’ordine: integrare, includere, facilitare l’apprendimento.

La normativa scolastica, volta a migliorare l’integrazione di ogni studente, è in costante evoluzione. Dal 2013 è stata introdotta una nuova sigla: BES! Ma qual’ è il suo significato? Chi sono i bimbi BES? Avere in classe un “Bisogno Educativo Speciale” deve necessariamente essere quella condizione da cui partire per sperimentare una nuova “didattica speciale”, personalizzata, efficace e soprattutto inclusiva al fine di garantire a quel “Bisogno Speciale” buone opportunità di apprendere, di migliorare, di stare bene con se stesso e con gli altri.

PERCORSO INSEGNANTI

LE SIMPATICHE CANAGLIE. E se fosse un DDAI, disturbo da deficit di attenzione e iperattività? Individuare i campanelli di allarme e strutturare strategie di intervento

Il DDAI, Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività, conosciuto anche con la sigla inglese ADHD,  è oggi  tra  i  disturbi  comportamentali  dell’infanzia più frequentemente diagnosticato. L’età media di insorgenza è normalmente compresa tra i 3 e i 4 anni, ma sono numerosi i casi individuati dopo i 6 anni. I bambini DDAI hanno difficoltà di autoregolazione. Se tempestivamente riconosciuti possono essere aiutati ad imparare, attraverso strategie specifiche, capacità di autocontrollo .  Fondamentale l’approccio a 360°: scuola, famiglia, esperto. Senza un aiuto adeguato, purtroppo, vanno, invece, incontro a disagi di tipo emotivo, sociale, comportamentale che li porteranno ad un prematuro abbandono scolastico e ad una emarginazione sociale.

PERCORSO INSEGNANTI

SENTI CHI PARLA. Comunicare efficacemente nel delicato rapporto insegnanti-genitori

Star bene a scuola è una esigenza primaria di tutti coloro che nella scuola vivono ed operano. Riuscire a stabilire corrette abilità comunicative e buone relazioni aumenta il benessere soggettivo, prerequisito di benessere collettivo e di efficacia prestazionale. Una buona armonia all’interno di un ambiente di lavoro si riflette positivamente su tutte le utenze, in particolare nella scuola, agenzia dove il “prodotto” è un valore educativo e formativo. Pensare quindi ad un percorso di sviluppo delle competenze trasversali diventa un bisogno irrinunciabile, per le maestre alle quali si chiede non solo un completa e approfondita preparazione pedagogico e didattica nel proprio ambito disciplinare, ma anche capacità di relazionarsi in maniera efficace con la componente genitoriale.

PERCORSO INSEGNANTI

UNO PER TUTTI TUTTI PER…I BIMBI! Incontri di supervisione e confronto su casi specifici

 A volte il modo migliore di chiarirsi le idee è quello di parlane con un’altra persona.” L’educatore risulta determinante nell’alimentare e sostenere le risorse affettive-emotive dei bambini e nel connetterle agli elementi di acquisizione di competenze all’interno del percorso di crescita. Il confronto con uno specialista, esperto in psicologia dell’ età evolutiva e tecniche cognitivo-comportamentali permette una maggior consapevolezza e una maggiore operatività, attraverso l’individuazione di strategie e tecniche adeguate al caso specifico.

PERCORSO  INSEGNANTI

TUTTI GIU’ PER TERRA Percorsi di psicomotricità educativa

Il corpo, nell’infanzia, è un elemento di primaria importanza perché è un corpo che sente, conosce e che entra in relazione ed il movimento è la via principale con cui il bambino fino a tre anni acquisisce esperienze.
Il percorso indirizzato a bambini frequentati l’asilo nido è orientato ad accompagnare lo sviluppo armonico del bambino, promuovere la padronanza del corpo, favorire lo sviluppo della capacità di esprimere i propri bisogni, stimolare la scoperta e il piacere sensoriale, favorire l’interazione con i coetanei e sostenere lo sviluppo delle potenzialità espressive, creative e comunicative, riferite sia all’ambito motorio che a quello simbolico/cognitivo e affettivo/relazionale.

PERCORSO BIMBI NIDO

SCRIVIAMO? Dall’analisi del gesto al segno grafico. Il Pregrafismo: perfezionamento delle abilità necessarie all’apprendimento della scrittura

La scrittura è un’abilità scolastica alla base della quale vi sono molteplici prerequisiti, generali (equilibrio, controllo posturale e lateralizzazione) e specifici (coordinazione dinamica dell’arto superiore, coordinazione oculo- manuale e binoculare, motricità fine, percezione e analisi visiva, orientamento e organizzazione spazio temporale). E’ fondamentale per l’apprendimento che questi prerequisiti siano stati acquisiti e automatizzati. Le attività proposte in questo modulo, si sviluppano in un percorso graduale che porterà il bambino ad affinare le proprie competenze motorie, grafiche e rappresentative, alla base dei successivi apprendimenti.

PERCORSO SCUOLA BIMBI

UN VIAGGIO NELLO SPAZIO…E NEL TEMPO. L’organizzazione e la gestione di uno spazio e l’orientamento temporale

Lo spazio e il tempo sono due categorie fondamentali per strutturare conoscenze ed esperienze. L’acquisizione di questi concetti avviene gradualmente nel corso dello sviluppo.  Con l’ingresso nella Scuola Primaria i bambini devono averli interiorizzati per saper organizzare il proprio spazio e il proprio tempo, a partire dai vissuti quotidiani di vita familiare, scolastica e  ludica. L’apprendimento di questi concetti gli consentirà di sviluppare, inoltre, una serie di abillità logico-matematiche utili alla concettualizzazione, come la classificazione, il raggruppamento, la quantificazione, la misurazione e il confronto.

PERCORSO SCUOLA BIMBI

GIOCARE E’ UNA COSA SERIA Percorso di psicomotricità educativa per la promozione del benessere: conoscere il proprio corpo attraverso il gioco e il movimento

L’attività psicomotoria preventiva ed educativa effettuata nella Scuola dell’Infanzia, ha lo scopo primario di accompagnare il bambino nel suo cammino evolutivo, offrendogli la possibilità di sperimentare, scoprire, evolvere, esprimere le proprie potenzialità e le proprie emozioni in un clima di gioco, partecipazione ed accettazione. Rappresenta un’occasione di socializzazione, collaborazione e condivisione, una possibilità di muoversi e di dialogare con gli altri rapportandosi con lo spazio, il tempo e con gli oggetti. Viste tali premesse si propone un percorso volto a: favorire la conoscenza dello schema corporeo, favorire la consapevolezza delle proprie abilità, sviluppare la capacità di simbolizzazione e rappresentazione, favorire lo sviluppo delle principali tappe del gioco e promuovere il controllo emotivo. Percorso personalizzato in base alle fasce di età (3-4-5 anni).

PERCORSO SCUOLA BIMBI

LASCIATEMI GIOCARE Attività di psicomotricità educativa in piccolo gruppo

La psicomotricità considera il bambino nella sua globalità e complessità! Al fine di accompagnare il bambino lungo il suo cammino evolutivo viene quindi proposto un percorso in piccoli gruppi, omogenei per fascia d’età, presso il nostro studio. Gli incontri sono volti a favorire la manifestazione dei propri bisogni e vissuti emotivi, al rafforzamento della propria identità, alla socializzazione e collaborazione con i compagni al fine di realizzare un gioco condiviso e allo sviluppo della coordinazione motoria globale fine.

PERCORSO BIMBI PRESSO IL CENTRO

BRUM BRUM, SI PARTE! SUONI IN MOVIMENTO L’unione di movimento, ritmo e suono per favorire l’integrazione armonica delle componenti linguistiche e motorie

Attraverso l’interazione reciproca tra suoni e movimento, il bambino sviluppa il senso del ritmo, la percezione sonora, la discriminazione uditiva ed impara a conoscere e controllare il proprio corpo, ad esprimersi intenzionalmente mediante esso, ad entrare in rapporto con lo spazio, gli altri e con la realtà circostante. Il percorso, per bambini di 5 anni, si propone di: favorire l’attenzione uditiva e visiva, scoprire il ritmo con gesti e suoni, potenziare il controllo del corpo e del movimento e migliorare l’ascolto, l’imitazione e l’espansione del vocabolario

PERCORSO SCUOLA BIMBI

AFFETTIVAMENTE Affettività e sessualità in adolescenza

Un percorso educativo e di crescita dall’essere prosociale, alla scoperta dell’affettività e sessualità “Essere prosociale” significa possedere una serie di abilità sociali e personali complesse tra cui comunicazione, autocontrollo, empatia e buona stima di sé, che permettono alla persona di “vivere bene con sé stesso e con gli altri”, presupposto indispensabile di buona affettività. Educare gli alunni dal punto di vista culturale, emotivo, relazionale, personale e sociale, può offrire loro la possibilità di adottare delle strategie utili per poter affermare la loro personalità e sviluppare risorse sia in campo didattico che nella convivenza sociale.

PERCORSO RAGAZZI SCUOLA SECONDARIA

CHIEDIMI SE SONO FELICE: Educare alla prosocalità. Intervenire tempestivamente e combattere il rischio di bullismo.

In un momento in cui si parla tanto di bullismo e cattivi comportamenti perché parlare di prosocialità? Essere “prosociale” significa possedere una serie di abilità sociali e personali complesse, quali la comunicazione, l’autocontrollo, l’empatia, una buona stima di sé che permettono alla persona di “vivere bene con sé e con gli altri”. Relazionarsi empaticamente nei rapporti interpersonali, riconoscere e rispettare l’altro e le regole aiuta a creare un ambiente sereno e armonico. Da questi presupposti nasce l’idea di percorsi personalizzati per la scuola primaria e secondaria volti ad incentivare il comportamento prosociale al fine di intervenire preventivamente sul fenomeno del bullismo. Tramite questi percorsi si mira quindi a: incrementare i comportamenti funzionali e acquisire competenze sociali; diminuire i comportamenti disfunzionali nelle dinamiche di gruppo; valorizzare l’altro riconoscendo le peculiarità di ciascuno e migliorare il clima della classe.

PERCORSI PER CLASSI SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA 

Corsi di Pilates

Il Pilates, programma di esercizi combinati è finalizzato al miglioramento delle qualità fisico-motorie e psico-motorie coinvolgendo l’individuo sia dal punto di vista fisico che mentale; ogni movimento richiede infatti una notevole dose di controllo e concentrazione. Tra i benefici del metodo Pilates vi è sicuramente un miglioramento della postura e dei legamenti, la tonificazione di tutti i gruppi muscolari e il rinforzamento della struttura ossea. Oltre a ciò, il Pilates consente al soggetto di far lavorare quella classe di muscoli meno robusti, quelli di cui solitamente non ci si accorge e che, durante altre sedute di ginnastica, non vengono mai sollecitati. Programmi di allenamento individualizzati e personali per raggiungere l’armonia fisica e mentale, rinforzare i muscoli senza appesantirli, migliorare l’elasticità e tonificare ogni parte del corpo, anche grazie alle tecniche di respirazione.

PERCORSO BENESSERE

Sport e AllenaMente. Percorso di preparazione mentale

Le parole chiave della psicologia dello sport sono senza dubbio benessere dell’atleta e prestazione eccellente. Il preparatore mentale è diventato attualmente, anche in Italia, una figura indispensabile nello sport agonistico affiancando gli atleti, le società sportivo e lo staff tecnico. L’attività sportiva ottimale prevede l’integrazione di diverse modalità di allenamento: tecnico, tattico, fisico e psicologico. L’inserimento dello psicologo nel team dell’atleta diventa una dimensione fondamentale per garantire un percorso di crescita armonico, ottenere il massimo rendimento e ottimizzare le risorse individuali e di squadraI fattori psicologici influenzano in modo rilevante la prestazione agonistica, per ottimizzare la prestazione è importante un’ adeguata preparazione mentale. In campo sono richieste, oltre a competenze tecniche, buone capacità di concentrazione, determinazione, stabilità emotiva e un’adeguata gestione delle risorse in gara. Un piano di preparazione mentale va letto in questa logica. Si tratta di un programma articolato di allenamento psicologico, composto da diverse tecniche, selezionate in base alla specifica disciplina, all’obiettivo da raggiungere e alle caratteristiche dell’atleta. Si prefigge obiettivi di miglioramento delle capacità necessarie per il controllo e l’ottimizzazione della performance.

PERCORSO PERFORMANCE

Mi penso bene mi vedo bene

Osservarsi, pensarsi e volersi bene… Qual è il legame tra la fiducia in sé stessi e i nostro modo di pensare… Serata a tema tenuta dalle Dottoresse Michaela Fantoni e Chiara Raffognato

Le relazioni familiari

Matrimonio, convivenza, separazione e famiglie allargate, quali sono gli aspetti legali.

Serata a tema tenuta dall’Avvocato Maura Magni

Incastrati dallo stress??? No grazie!

Conoscere i meccanismi dello stress per imparare a gestirlo! STRESS SE LO CONOSCI LO EVITI.

Serata a tema tenuta dalle Dottoresse Michaela Fantoni e Chiara Raffognato

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