Star bene si può!

Solo Elpis, la speranza, come in una casa indistruttibile, dentro all'orcio rimase, senza oltrepassarne la bocca, né fuori volò, perchè prima Pandora aveva rimesso il coperchio per volere di Zeus egíoco che aduna le nubi.

Elpis è ancora nel vaso.

AIUTO! Mio figlio a scuola è un disastro! E se avesse un disturbo dell’apprendimento?

Pubblicato da il Settembre 21, 2013 in Apprendimento, Età evolutiva, Infanzia, Scuola

AIUTO! Mio figlio a scuola è un disastro! E se avesse un disturbo dell’apprendimento?

La maestra ha assegnato un esercizio alla lavagna. Bisogna copiarlo e poi risolverlo. Giuseppe riconosce le parole scritte alla lavagna, ma riscriverle è tutt’altra cosa: la A diventa una O, la F una V … allora cancella tutto, corregge e va avanti … quando finalmente ha finito di copiare si accorge che gli altri hanno già finito è consegnato il loro compito. Ed è stanco, sfiduciato e demoralizzato … in più non fanno che dirgli che deve impegnarsi di più, stare più attento e “velocizzarsi”!

Ma Giuseppe si impegna! E sta attento e non sa davvero come fare per impegnarsi di più, passa un sacco di tempo sui compiti e non ottiene dei risultati soddisfacenti e allora, basta … non ha più voglia di studiare … imparare non è bello come credeva!

E se Giuseppe avesse un disturbo dell’apprendimento?

I disturbi dell’apprendimento DSA sono veri e propri deficit nell’apprendimento di alcune abilità specifiche che non consentono una completa autosufficienza e autonomia nell’apprendimento poiché le difficoltà si sviluppano proprio sulle quelle attività che ci servono per la trasmissione del sapere, come, ad esempio, la lettura, la scrittura o il calcolo. Sono determinati da un’alterazione neurobiologica, da una disfunzione nel funzionamento di alcuni gruppi di cellule implicate nel riconoscimento delle lettere-parole e del loro significato, ma non hanno niente a che vedere con deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici.

I disturbi specifici di apprendimento si verificano, infatti, in soggetti che hanno un’ intelligenza almeno nella norma e con caratteristiche fisiche e mentali nella norma, e, cosa fondamentale, la cui capacità di imparare non è assolutamente preclusa.

Un bambino con DSA è intelligente come gli altri, a volte anche più intuitivo e creativo della media degli altri bambini, può leggere, scrivere e far di conto, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacità e le sue energie, poiché non può farlo in maniera automatica e perciò si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara.

Queste difficoltà, purtroppo portano spesso i ragazzi con questi disturbi a demoralizzarsi per le loro pecche, abbassano la loro stima di sè e, spesso rovinano la loro vita sociale: la frustrazione e la rabbia collegata possono sfociare in aggressività e nel voler evitare le prove o le situazioni difficili.

Oltre alle criticità tipiche di questi disturbi facilmente evidenziabili nel contesto scolastico, possono essere presenti molti alti segnali quali esitazioni linguistiche, può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa, possono essere presenti alcune difficoltà motorie, può risultargli difficile, per esempio, allacciarsi le scarpe o i bottoni, è spesso presente una lateralità non affermata, può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali come destra-sinistra, ieri-domani. A volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell’anno, anche imparare a leggere l’orologio può essere un problema.

Ovviamente nessuno di questi sintomi può essere di per sé, interpretato come un disturbo dell’apprendimento, per poterne parlare bisogna fare una diagnosi, consultando uno specialista o rivolgendosi a strutture competenti attraverso l’utilizzo di strumenti utili, mediante specifici test.

Tra i principali disturbi dell’apprendimento possiamo parlare di dislessia difficoltà nel leggere velocemente e correttamente ad alta voce, di disgrafia o incapacità di riprodurre i segni alfabetici e numerici in modo comprensibile, la disortografia, ovvero l’incapacità di scrivere in modo corretto, facendo tantissimi errori di ortografia e la discalculia, difficoltà con i numeri e nel fare i calcoli in modo automatico, difficoltà nel fare numerazioni progressive e ad imparare le procedure delle operazioni aritmetiche, oltre a grandi problemi nel memorizzare le tabelline.

Credo che a questo punto sia abbastanza evidente come questa tipologia di disturbo abbia un impatto significativo e negativo per l’adattamento scolastico e per le varie attività della vita quotidiana. Il bambino sembra disorganizzato nelle sue attività, sia a casa che a scuola, può avere difficoltà a copiare dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente. Sempre più spesso il bambino finisce con l’avere problemi psicologici, legati alla mancanza di motivazione, alla poca fiducia nelle proprie capacità. Si stima che il il 5% della popolazione scolastica sia colpito da un disturbo dell’apprendimento e che il 40% di loro abbandona la scuola e da grandi possono sviluppare difficoltà nel lavoro o nell’adattamento sociale.

I disturbi dell’apprendimento non si risolvono spontaneamente, ma un precoce riconoscimento può permettere un intervento adeguato che prenda in considerazione tutti i diversi aspetti, emotivo, cognitivo e comportamentali, inizando ad evitare gli errori più comuni come colpevolizzare il bambino (“non impara perché non si impegna”) e l’attribuire la causa ad altri problemi psicologici, che in realtà ne sono solo una conseguenza. Una volta diagnosticato il disturbo dell’apprendimento si possono attuare interventi specifici, tecniche di riabilitazione e di compenso, oltre ad alcuni semplici provvedimenti inerenti la modifica della didattica, contenute nelle direttive Ministeriali (Prot. n. 4099/A/4), come, per esempio, la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di compiti, l’uso della calcolatrice e/o del computer.

Tecnicamente ogni 25 bambini 1 può avere un disturbo dell’apprendimento. La possibilità che, se non sostenuto da una diagnosi e supportato in maniera adeguata, questo bambino possa andare incontro ad ulteriori difficoltà, psicologie ed emozionali e a un abbandono scolastico prematuro è molto alta. Teniamo presente che i bambini con un disturbo dell’apprendimento hanno un diverso modo di imparare ma comunque imparano. Riconsiderando il fatto che non ci sono problemi legati all’intelligenza e che potenzialmente, da grande, potrebbe “diventare qualcuno” è un vero peccato no?

I CAMPANELLI DI ALLARME
  • Nella lettura e-o nella scrittura inverte lettere (da-ad) e numeri (32-23)
  • Sostituisce alcune lettere (m-n, v-f, b-d, a-o, p-q)
  • Fa ripetizioni, aggiunte, omissioni di lettere, parole, numeri
  • Non riesce ad imparare le tabelline o alcune informazioni in sequenza come l’alfabeto, i giorni della settimana, i mesi
  • Confonde i rapporti spazio temporali (destra-sinistra, ieri-domani)
  • Ha alcune difficoltà motorie fini come allacciarsi i bottoni o le scarpe
  • È molto bravo in alcune materie come arte, musica, ginnastica e sport
  • È un bambino molto vivace e fatica a concentrarsi
  • È bravo a mettere in pratica idee astratte
  • È molto lento nella lettura, oppure non comprende ciò che legge
  • Legge male ad alta voce
  • Può essere ambidestro
  • Può avere difficoltà con la memoria a breve termine ma ha un’ottima memoria a lungo termine.
PERSONAGGI FAMOSI CON DISTURBO DELL’APPRENDIMENTO

A cura di Michaela Fantoni

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